La natura nelle tue mani

L’Associazione GROSS Orchidee Simbruini, con i suoi 25 anni di attività di divulgazione sulle orchidee spontanee, riveste ancora una volta un importante ruolo nella tutela di specie uniche nel loro genere, attraverso l’organizzazione del V Convegno degli amatori delle orchidee spontanee del Lazio.

L’evento si è svolto il 30 settembre 2023 presso la sala conferenze dell’Ostello del Pellegrino di Vallepietra (Roma), con la partecipazione di numerosi esperti del settore, professionisti, docenti, amatori e naturalisti.

Ha aperto il dibattito il Sindaco di Vallepietra Flavio De Santis, che ha evidenziato l’importanza delle ricchezze naturalistiche del nostro territorio e del lavoro delle associazioni e degli enti che si stanno impegnando per tutelarle.

Hanno coordinato gli interventi il presidente del GROSS, Generale Riccardo Graziosi e Alessio Locicero, socio del GROSS e organizzatore, impegnati da sempre nello studio e nella propagazione di importanti notizie scientifiche e informazioni naturalistiche sulle orchidee spontanee dei Monti Simbruini.

Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini

Non bisogna dimenticare che il primo elemento per la salvaguardia di questi piccolissimi e delicati fiori è l’attenzione nei confronti della conservazione della biodiversità. Il Parco dei Monti Simbruini gioca un importante ruolo di controllo, su un vasto territorio di ben 8 comuni: Vallepietra, Filettino, Trevi nel Lazio, Jenne, Subiaco, Cervara di Roma, Camerata Nuova e una parte del territorio di Arsoli (Colle Tora). 

I guardia parco Ilaria Guj, Valentina Capraro e Leonaro Songini, hanno così sensibilizzato i partecipanti riguardo le normative della comunità europea sulla tutela del bene naturalistico. Il contenuto delle immagini e delle illustrazioni hanno raccontato bellissime storie sul recupero di piccoli animali selvatici. Hanno inoltre posto l’attenzione nei confronti dei tagli boschivi, del bracconaggio e dei sorvoli, che impediscono ai rapaci, come le aquile, di nidificare. La storia più bella e più toccante è stata quella di Petra, una lupa ferita che nel giro di pochi mesi si è ripresa completamente, e che da poco è stata liberata dal radiocollare che la monitorava.

Il Giros

Il GIROS, altra importante presenza all’evento, ha presentato una serie di importanti attività e iniziative sul monitoraggio e conservazione delle orchidee spontanee da parte della sezione Abruzzese. Antonio Pica, Daniele Berardi e Alessio  Massari, ci hanno portato ad Atri, in provincia di Chieti, all’interno di una villa comunale, dove sono improvvisamente fiorite delle specie, che con la collaborazione del comune, sono state subito isolate per evitarne il taglio accidentale da parte dei giardinieri oppure la distruzione da parte di animali. 

Meravigliose e suggestive sono poi state le immagini dell’erbario di Enrico Coleman, pittore, naturalista e importante contributo alle orchidee spontanee, non solo attraverso lo studio e la descrizione delle specie, ma anche attraverso la loro conservazione in un apposito catalogo, illustrato da Francesca Brunamonte, responsabile della sezione romana del GIROS “Enrico Coleman” e attualmente custodito presso l’Accademia di S. Luca in Piazza Fontana di Trevi.

I progetti di conservazione

Un importante progetto è quello della conservazione delle orchidee in ambiente urbano e semi-urbano, portato avanti da Andrea Battaglini, della World Biodiversity Association Onlus, con l’esempio dell’isolamento di alcune aiuole dell’ospedale Villamarina di Piombino (LI), per impedire la deturpazione.

Libero Middei, fotografo naturalista e direttore del Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini, ci ha illustrato i suoi bellissimi diorami, allestimenti museali. Le tematiche riguardavano, in particolare, castagneti, orchidee e uccelli della zona dei Monti Prenestini (le aree protette del Monte Guadagnolo, del Castagneto Prenestino, la Valle delle Cannuccete e la scogliera cretacica di Rocca di Cave).

Bruno Petriglia, socio del GROSS orchidee Simbruini, ci ha illustrato le orchidee dei Monti Ernici, che spaziano da Serrone a Sora, con uno sconfinamento in Abruzzo. La flora dei Monti Ernici prevede ben 1822 specie: 30 Pteridofide, 15 Gimnosperme, 1425 Dicotiledoni, 338 Monocotiledoni. Alcune specie di orchidee sono presenti sugli Ernici e assenti sui Simbruini e viceversa.

Ugo Imprescia, della sezione romana del GIROS “Enrico Coleman”, ha illustrato le normative sulla tutela delle orchidee spontanee attraverso il bilancio di sostenibilità delle aziende e i progetti attivi, come la RO.DA, Società cooperativa sociale, che si occupa di cura e manutenzione di parchi e giardini. Siamo poi passati all’arte, con un suo interessante storytelling sulle orchidee dipinte ai piedi di Sant’Onofrio, all’interno dell’Oratorio di San Pellegrino a Bominaco (AQ). L’Oratorio contiene importanti reperti artistici che riportano alla luce antichi riti e simbologie cristiane, come quello della farfalla, simbolo di rinascita e resurrezione. Conservazione della biodiversità vuol dire anche mantenimento dell’habitat naturale degli insetti impollinatori, una grande risorsa per la tutela delle popolazione delle orchidee spontanee.

Stefano Meraglia, dell’ Associazione Lepidotterologica Italiana, ci ha illustrato l’importanza delle fasce ecotonali per la conservazione dei lepidotteri, con una galleria fotografica di splendide farfalle, come la Zerynthia Cassandra.

In conclusione: piccole e uniche!

Conclude gli interventi Rolando Romolini, orchidologo e naturalista fiorentino, che ci ha illustrato le differenze tra alcuni tipi di orchidee della stessa specie, come la Dactylorhiza Insularis, la Dactylorhiza Sambucina e la  Dactylorhiza  Romana. 

La prima differenza è nei colori, la Insularis è di colore giallo, la Sambucina di vari colori, la Romana è bianca. Poi ci sono diversità anche nella forma del fiore, ad esempio la Insularis presenta uno sperone orizzontale spesso alla base. 

Anche gli habitat sono diversi. In particolare la Insularis cresce sul calcare puro e sulle rocce vulcaniche, solitamente a quota 100/200 metri in Corsica, Sardegna, Isola d’Elba e Isola del Giglio, ma è stata anche ritrovata sull’Appennino Tosco Romagnolo e sull’Appennino Tosco Emiliano ad oltre 1400 metri. Questo dimostra la particolarità e l’unicità di queste piccole piante.

Tuteliamo la biodiversità!

Le orchidee, questi piccolissimi e coloratissimi fiori, ancora una volta ci ricordano quanto sia fondamentale mantenere e tutelare la biodiversità. Ancora una volta ci impongono di fermarci, respirare e ammirare la bellezza dei prati rivestiti dei loro spettacolari colori. Ancora una volta ci invitano a sognare.

Oltre alle associazioni citate, si ringraziano per la redazione dell’articolo:

L’Associazione GROSS Orchidee Simbruini

L’Ostello del Pellegrino di Vallepietra

Il Comune di Vallepietra

Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini

L’immagine di copertina (ripresa dalla locandina) è di Andrea Battaglini