Il nome Vallepietra e le sue origini

La origini del nome Vallepietra

La prima fonte documentata che riporta il nome Vallepietra è identificata in un atto con il quale il Papa Nicolò II (1059-1061) soppresse la diocesi di Trevi. Ne conseguì che i paesi che ne dipendevano, tra cui Vallepietra, passarono sotto la curia di Anagni. 

Dal 1061 la sua storia é strettamente collegata a quella di Anagni e alcune sue famiglie nobili che governarono a lungo il paese. Finché nel 1227, papa Gregorio IX, sotto la pressione degli abitanti di Trevi, ordinò di affidare nuovamente i luoghi sacri di Vallepietra alla sua diocesi. 

Durante il 1257 Vallepietra fu data in feudo dal papa Alessandro IV, rappresentante della famiglia Conti e successivamente a suo nipote Rinaldo di Jenne. 

Vallepietra e il suo Castello

Dal 1297 al 1670 fu governata dalla potente famiglia dei Caetani che dimorarono a lungo nel castello, del quale è ancora visibile lo scheletro delle mura, inglobato nelle abitazioni del centro storico.

Gli unici elementi dell’antica cinta muraria medievale giunti ai giorni nostri sono la torre (attualmente visitabile) e i due antichi ingressi del borgo. Il primo è rappresentato dalla Porta Napoletana, sulla via che portava Regno di Napoli, sede dell’antica dogana e l’altro è la Porta del Sole, sulla via che portava a Roma.

Nel 1670 subentrò ai Caetani come feudatario il marchese Tiberio Astalli e nel 1767 dopo una tentata vendita al conte G. Campagnoli Marefoschi non andata a buon fine, la proprietà passò a Pietro Piccolomini. Successivamente, nel corso dell’800 fu acquistato dalla nobile famiglia dei marchesi Troili.

Dopo la proclamazione della Repubblica Romana pian piano i nobili proprietari iniziarono a perderne i diritti. Della loro storia rimangono diverse importanti testimonianze nell’urbanistica del paese.