Natworking: immersi nella natura

Come classifichiamo il lavoro nella nostra vita?

Ognuno di noi per sopravvivere deve continuamente riuscire ad adattarsi. Andiamo avanti senza porci troppe domande e finiamo per essere inghiottiti dalle regole imposte dalla società moderna. Conciliare continuamente i nostri impegni e la nostra sfera personale con la realtà lavorativa. Non è facile trovare la giusta suddivisione. 

Spesso a causa dei ritmi frenetici a cui siamo sottoposti quotidianamente, il tempo ci passa a fianco e finiamo per perdere il gusto di vivere il momento.

Ci sarà prima o poi uno sviluppo sociale? Arriveremo ad avere flessibilità e libertà tali da considerare prioritaria la nostra vita rispetto a tutto il resto? La serenità e l’equilibrio delle forze naturali sono qualcosa di armonico e tale dovrebbe essere la nostra esistenza.

Quando siamo immersi nella natura o semplicemente il nostro sguardo percepisce il verde intenso delle montagne, è come se i nostri polmoni avertissero immediatamente il desiderio di respirare. La nostra mente si sente improvvisamente libera da pensieri e sensazioni negative.

Cos'è il Natworking?

Il Natworking è un progetto molto interessante nato nel 2021 a seguito della pandemia del Covid-19, che ha cambiato radicalmente la vita di ognuno di noi.

Ci siamo dovuti adattare ad una realtà a cui non eravamo abituati, abbiamo dovuto limitare alcune delle nostre libertà. Ma l’idea di cambiamento non deve essere sempre associata a qualcosa di dannoso e controproducente.

La pandemia ha dato il via allo sviluppo di una parte ancora carente della tecnologia nel nostro paese: la digitalizzazione. La costrizione imposta dalla distanza sociale non ci ha allontanati, siamo riusciti a restare uniti attraverso l’implementazione di una nuova risorsa: la rete internet.

Lavorare immersi nella natura

Sono così partite una serie di iniziative, tra cui quella appena citata, che permette di conciliare il lavoro o lo studio con le proprie passioni. Numerose sono le startup che propongono questa nuova idea di vacanza, dove ognuno ha modo di armonizzare le proprie condizioni di vita e la propria realtà, con il patrimonio naturale e culturale di un luogo.

L’idea è quella di creare una community di persone che vogliono sperimentare stili di vita più sostenibili. Cercare di cambiare la concezione degli spazi e della realtà che fino ad ora abbiamo vissuto. Riportare alla luce la nostra identità. Tornare a vivere non solo la parte naturalistica ma anche le tradizioni, la lingua, immergersi nella vita di un tempo. I vari progetti, infatti, propongono la riscoperta di borghi, dei  piccoli centri e delle bellezze abbandonate.

La digitalizzazione nei borghi

Quest’anno a Vallepietra è stato sperimentato per la prima volta un agricampeggio digitale, attraverso la creazione di postazioni dotate di prese elettriche e wifi immerse nella natura. Lavorare, studiare o semplicemente avere la possibilità di connettersi con il mondo da luoghi incontaminati è qualcosa assolutamente da sperimentare.

Siamo nati nella natura, le nostre radici sono qui, all’interno dei boschi, tra i sentieri, facciamo parte di un mondo che abbiamo dimenticato. I nostri nonni hanno vissuto in meravigliose piccole realtà da cui ci siamo a poco a poco allontanati, rendendole deserte e desolate. Siamo andati avanti senza coscienza e abbiamo in parte distrutto ciò che ci ha accolti, la nostra casa. 

È ora di cambiare, è ora di tornare a respirare. Riportiamo in vita i borghi e riprendiamo a vivere in armonia con la natura.